“Nel Parco Agricolo Sud Milano è necessaria una forte discontinuità che metta al centro il ruolo e le istanze degli agricoltori”. Lo ha ribadito il nostro presidente Alessandro Rota nel corso del convegno a Palazzo Pirelli sul futuro del Parco, organizzato dalla consigliera regionale della Lega Silvia Scurati e che ha visto al tavolo dei relatori anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi.
La Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza ha detto ancora una volta “no” a nuovi vincoli e burocrazia, proponendo di trasformare in aree naturali i mille ettari che non sono destinati alla produzione agricola invece dei circa 9 mila ettari sui quali insiste il progetto del Parco. “Milano corre in ogni settore – ha ricordato Rota – eppure nel Parco Agricolo Sud Milano troviamo chi ancora insiste nel voler mettere un freno alla nostra agricoltura, che è la più green in Europa”.
“Ciò che manca – ha aggiunto Rota nel suo intervento davanti a una numerosa platea di amministratori pubblici e imprenditori agricoli – è la capacità di ascoltare le posizioni di preoccupazione e contrarietà espresse in questi tre anni di percorso dal mondo dei campi. Dopo tutto questo tempo è finito il tempo delle mediazioni”.