8 Settembre 2020
Mutui a tasso zero per le imprenditrici agricole 

E’ stato pubblicato in Gazzetta il decreto che concede mutui agevolati a tasso zero per sostenere le aziende agricole condotte da imprenditrici. I mutui hanno una durata minima di 5 e massima di 15 anni e di importo non superiore a 300.000 euro e comunque non superiore al 95% delle spese ammissibili. 

Con questo decreto si vuole potenziare il ruolo delle donne in agricoltura, uno dei settori con la più alta percentuale di occupazione.

Le imprese che intendono presentare domande devono avere i seguenti requisiti:

  • essere regolarmente costituite ed iscritte nel registro delle imprese;
  • esercitare esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del codice civile;
  • essere amministrate e condotte da una donna, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo o di coltivatore diretto come risultante dall’iscrizione nella gestione previdenziale agricola ovvero, nel caso di società, essere composte, per oltre la metà numerica dei soci e delle quote di partecipazione, ed amministrate, da donne, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo o di coltivatore diretto;
  • avere sede operativa nel territorio nazionale;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto aiuti illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • non rientrare tra le imprese in difficoltà.

I progetti finanziabili devono perseguire uno seguenti obiettivi:

  • miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola mediante una riduzione dei costi di produzione o un miglioramento e riconversione della produzione e delle attività agricole connesse;
  • miglioramento delle condizioni agronomiche e ambientali, di igiene e benessere degli animali purché non si tratti di investimenti realizzati per conformarsi alle norme dell’Unione europea;
  • realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento ed alla modernizzazione dell’agricoltura.

I progetti non possono essere avviati prima della presentazione della domanda e devono concludersi entro ventiquattro mesi dalla data di ammissione alle agevolazioni.

Per la realizzazione del progetto sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese:

  • studio di affidabilità, comprensivo dell’analisi di mercato (ammissibile nella misura del 2% del valore complessivo dell’investimento da realizzare);
  • opere agronomiche e di miglioramento fondiario;
  • opere edilizie per la costruzione o miglioramento di beni immobili;
  • oneri per il rilascio della concessione edilizia;
  • allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature;
  • servizi di progettazione;
  • beni pluriennali;
  • acquisto di terreni (ammissibili solo in misura non superiore al 10% dei costi ammissibili totali dell’investimento da realizzare);
  • formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali e commisurati alla realizzazione del progetto.

La dotazione finanziaria iniziale è pari a 15 milioni di euro per il 2020, grazie all’istituzione di un fondo rotativo.

Per informazioni è possibile fare riferimento agli Uffici della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza sul territorio.

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