Sebbene il cambiamento climatico possa sembrare una questione astratta, i suoi effetti sono molto concreti e si stanno già evidenziando. Innalzamento delle temperature, periodi prolungati di siccità, cambiamenti nel regime delle precipitazioni ed eventi estremi sono alcune delle principali espressioni causate dai cambiamenti climatici. Questi impatti incidono direttamente sulla produzione agricola, specialmente per le colture a ciclo primaverile-estivo, che rispondono con variazioni della durata della stagione vegetativa o con la comparsa precoce delle varie fasi fenologiche.
Il progetto. Gli agricoltori sono testimoni di questi cambiamenti e per questo sono coloro che meglio possono analizzarne gli impatti e le soluzioni. Il progetto Modfabe, acronimo di Modelling individual farmers behaviours in Coupled Human Natural Systems under changing climate and society, sostenuto dalla Commissione europea, intende appunto delineare i modelli di comportamento individuale degli agricoltori nel contesto dei sistemi umani e naturali sottoposti al cambiamento climatico e sociale. Come spiega Sandra Ricart, geografa catalana alla guida del progetto sviluppato dall'Environmental Intelligence for Global Change Lab del Politecnico di Milano, “quanti operano in agricoltura possono fornire osservazioni di prima mano sugli impatti dei cambiamenti climatici e sulle azioni che stanno compiendo, ma anche sulle difficoltà che incontrano nel farlo. Il nostro studio vuole dare voce agli agricoltori per conoscere la loro percezione del cambiamento climatico e aiutare a migliorare la capacità di adattamento, con lo scopo di rafforzare le strategie e le azioni di risposta su scala locale e regionale”. Il progetto combina scienze naturali e sociali, mettendo insieme l’esperienza delle aziende agricole con l’individuazione di quanto già messo in campo per comprendere la capacità di affrontare i cambiamenti climatici e ridurre la vulnerabilità delle imprese.
Gli obiettivi. Attraverso metodi quantitativi e qualitativi, insieme ad analisi basate sui rilievi di campo, saranno individuate le caratteristiche socio-demografiche degli imprenditori agricoli, il loro livello di consapevolezza, i principali impatti percepiti, le migliori pratiche di adattamento e le principali barriere all’adattamento. “Una maggiore conoscenza di come gli operatori percepiscono gli impatti dei cambiamenti climatici e sulla capacità di adattamento - continua la professoressa Ricart - contribuirà anche all'elaborazione di proposte d’intervento basate sulle reali richieste degli agricoltori, con l’obiettivo di diventare più resilienti e sostenibili”.
Il questionario. Nell’ambito del progetto Modfabe, che si avvale della direzione del prof. Andrea Castelletti del Politecnico milanese e del prof. Claudio Gandolfi del Dipartimento di Scienze agrarie dell’Università degli studi di Milano, è stato sviluppato un questionario per raccogliere le risposte degli agricoltori, che è possibile compilare a questo indirizzo https://forms.office.com/r/8zvxZU7smm.
Le informazioni sui risultati ottenuti con i diversi sistemi di irrigazione possono essere utilizzate come un laboratorio sicuro per la sperimentazione delle politiche di adattamento, testando l’efficacia delle strategie e delle misure adottate secondo la percezione del mondo agricolo che, secondo i ricercatori coinvolti, è il massimo esperto.