Un vertice per discutere del ruolo dell’agricoltura sul territorio e delle possibilità di futuro per le nuove generazioni. È quello che si è svolto ieri, lunedì 19 gennaio, a Caselle Lurani (LO) in occasione della seconda tappa del tour di Coldiretti Giovani Impresa Lombardia, promosso per presentare il progetto formativo “Rappresentarsi e saper rappresentare il cambiamento”.
Hanno partecipato una cinquantina di giovani agricoltori Coldiretti, provenienti dalle province di Milano, Lodi, Monza Brianza. Insieme a loro Claudio Piva, Stefano Ravizza e Alessandro Rota, rispettivamente Segretario Regionale, Delegato Regionale e Delegato Interprovinciale di Coldiretti Giovani Impresa.
“Quello che presentiamo – spiega Claudio Piva – è un progetto di incontro e di relazioni, in una fase di transizione verso un nuovo modello di sviluppo in cui il ruolo dei giovani è destinato crescere”. Secondo i dati della Camera di Commercio di Milano – spiega la Coldiretti Interprovinciale – nei primi nove mesi del 2014, nel settore agricolo tra Milano, Lodi, Monza Brianza i giovani hanno pesato per il 25% sulle nuove iscrizioni. In pratica, nei campi una nuova impresa su quattro è “under 40”. Tra le province spicca il record di Lodi con il 27,3% seguita da Monza Brianza con il 26,9% e da Milano con il 23,3%.
“Fare impresa oggi in agricoltura è diverso rispetto al passato – afferma Alessandro Rota, Delegato Giovani Impresa Coldiretti Milano, Lodi, Monza Brianza – Non basta più solo proseguire nell’attività tradizionale, ma è necessario interpretare e soddisfare i bisogni del territorio e della gente, attraverso l’innovazione e la multifunzionalità. In questo scenario, i giovani sono una risorsa importante”.
Tra 2011 e 2013 – spiega la Coldiretti Interprovinciale – gli alunni degli istituti di agraria tra Milano, Lodi, Monza Brianza sono passati da 2.411 a 2.704 con un aumento del 12%. Un trend positivo che si riscontra anche a un livello di istruzione più elevata. Negli anni peggiori della crisi, fra il 2009 e il 2014, gli studenti che hanno deciso di iscriversi al primo anno di un corso di laurea in Scienze Agrarie e Alimentari dell’Università Statale di Milano e dell’Università Cattolica con i poli di Cremona e Piacenza (tradizionale approdo di molti lombardi della fascia sud della regione) sono raddoppiati, passando da 739 a 1.473 registrando un +99,32%.
“Coldiretti guarda ai giovani come a una risorsa fondamentale, da valorizzare sia sul territorio sia all’interno della stessa Organizzazione – spiega Giovanni Benedetti, direttore della Coldiretti Interprovinciale presente all’incontro a Lodi – Il dinamismo e le esperienze vincenti dei nuovi imprenditori agricoli testimoniano la vitalità della nostra agricoltura che anche in un periodo di crisi come quello attuale continua a rappresentare un settore su cui investire, che fa della qualità e dell’innovazione le sue armi vincenti”. Le imprese agricole gestite da giovani tra Milano Lodi Monza Brianza – spiega la Coldiretti Interprovinciale su dati Camera di Commercio Milano – sono più di 300.