21 Febbraio 2024
Il “vivaio Italia” a Myplant&Garden per sostenere settore che vale 3,1 miliardi di euro

“Le importazioni selvagge dall’estero, i cambiamenti climatici e l’aumento dei costi di produzione colpiscono il Vivaio Italia mettendo a rischio un settore cardine del made in Italy che vale 3,1 miliardi di euro e garantisce lavoro a 200mila persone. Nonostante questo, le nostre aziende hanno saputo raggiungere un record storico di export che nel 2023 supera 1,25 miliardi”.  E' quanto ha dichiarato a Milano, in occasione dell'inaugurazione di Myplant&Garden, il presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini. “Occorre – ha proseguito - combattere la concorrenza sleale di prodotti importati dall’estero facendo in modo che piante e fiori vendita in Italia e in Europa rispettino le stesse regole su ambiente, salute e diritti dei lavoratori. Il florovivaismo è anche l’espressione di una agricoltura multifunzionale capace di generare esternalità positive per il bene della comunità e dell’ambiente, nonostante i rincari e le grandi difficoltà economiche”.

Al taglio del nastro dello stand Coldiretti a Fiera Milano Rho c'era il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. Presente anche una delegazione della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, guidata dal vicepresidente e florovivaista Marcello Doniselli e dal direttore Umberto Bertolasi.

A minacciare il futuro del settore, è stato ricordato, sono le difficoltà climatiche, tra siccità e maltempo, come l’ultima alluvione che ha colpito il distretto di Pistoia con gravi danni alle aziende. Pesa anche l’esplosione dei costi di produzione, più che raddoppiati a causa dei rincari dell’energia che colpiscono l’intera filiera, dai fertilizzanti agli imballaggi, dalla plastica dei vasetti alla carta delle confezioni, fino al gasolio per il riscaldamento delle serre.

Ma i pericoli vengono anche dalla concorrenza sleale dall’estero, con le importazioni di piante e fiori che nel 2023 hanno raggiunto il valore di quasi 900 milioni di euro, in crescita del 33% rispetto all’anno precedente (secondo proiezioni Coldiretti su dati Istat). Spesso si tratta di prodotti ottenuti dallo sfruttamento, come nel caso delle rose dal Kenya, per il lavoro sottopagato e senza diritti, o dei fiori dalla Colombia, dove a essere penalizzate sul lavoro sono le donne.

Il problema riguarda anche le triangolazioni attraverso l’Olanda che importa fiori da Paesi extracomunitari per rivenderli sul mercato comunitario. Ben 2/3 delle importazioni in valore di fiori e piante arrivano in Italia dall’Olanda, anche se non sono mancate spedizioni dirette da Etiopia (2,7 milioni di euro), Colombia (3 milioni), Kenya (4 milioni) e Thailandia (7 milioni).

Nella giornata di apertura di Myplant&Garden, sono state esposte, in collaborazione con Assofloro, le specie di piante più adatte a catturare i gas a effetto serra responsabili dei cambiamenti climatici, ma anche capaci di limitare l’inquinamento all’interno delle abitazioni. Una pianta adulta è in grado di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, mentre un ettaro di piante è in grado di aspirare dall’ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno. Promuovere essenze con il Leccio, la Fotinia, il Pittosforo, il Lauro o l’Eleagno aiuta dunque a rendere le strade più vivibili. Ma è importante anche il ruolo dell’Acero Riccio. Dodici piante assorbono l'equivalente della CO2 emessa da un'auto di media cilindrata che percorre 10 mila km/anno. E piante antismog sono anche la Betulla, il Cerro, il Ginkgo Biloba, il Tiglio, il Bagolaro, l'Olmo campestre, il Frassino comune e l'Ontano nero.

Ma ci sono anche le piante da appartamento che possono ridurre del 20% l’anidride carbonica in case, scuole, uffici e ospedali e del 15% il quantitativo di polveri sottili PM 2,5. Si va dalla Sansevieria alla Yucca, dalla Camadorrea alla Schefflera, dal Pothos alla Diffenbacchia, dallo Spatifillo fino ad arrivare all’Anturium.

Tutti i mercati di Campagna Amica

Entra per conoscere giorni e orari dei mercati agricoli di Campagna Amica tra Milano, Lodi e Monza Brianza.

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

Le impostazioni dei cookie in questo sito sono impostate su "permetti cookie" per permettere la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui l'utilizzo di questo sito senza cambiare le impostazioni del tuo browser o se clicchi su "Accetto" confermai l'autorizzazione di tali cookie.

Chiudi