25 Gennaio 2024
Secondo bando per la prevenzione e il controllo della peste suina africana

In seguito ai recenti casi di PSA riscontrati nei cinghiali selvatici e negli allevamenti suinicoli lombardi e delle regioni limitrofe, è stato predisposto il secondo bando riguardante l’attuazione di interventi di biosicurezza nelle aziende suinicole per la prevenzione e il controllo della malattia.

CLICCA QUI per scaricare la scheda tecnica del bando in pdf.

Possono presentare domanda le micro, piccole e medie imprese attive nella produzione agricola primaria dedite all’allevamento di suini, in possesso di P.IVA, iscritte alla CCIAA e in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o imprenditore agricolo. Alla data di pubblicazione del bando il richiedente deve essere in possesso di codice di allevamento suini attivo in Lombardia (codice azienda ATS) come risultante dall’anagrafe zootecnica (BDN); in caso di soccida i beneficiari sono i detentori degli animali (soccidari). Tra i requisiti richiesti anche il Fascicolo Aziendale aggiornato a Sis.Co. e una posizione previdenziale regolare (DURC).

Gli interventi finanziabili sono:

  • Intervento A-recinzioni fisse “a prova di bestiame” realizzate a far data dal 7/01/2022 e completate: sono finanziabili recinzioni anti-cinghiale realizzate a partire dal 7/01/2022 e completate entro il giorno antecedente la data di pubblicazione del presente bando sul BURL. Sono ammesse a finanziamento le recinzioni il cui titolo abilitativo (SCIA, CILA, Permesso a costruire) riporta data successiva al 7/01/2022; per le recinzioni realizzate in regime di edilizia libera è necessario presentare la fattura di fornitura e posa in opera riportante una data posteriore al 7/01/2022. L’entità massima di aiuto in regime de minimis per impresa è pari a 25.000€ nell’arco di tre esercizi. Sono inclusi l’acquisto e la posa in opera delle recinzioni, sono esclusi i costi di progettazione.
  • Intervento B-acquisto e posa in opera di recinzioni fisse “a prova di bestiame”: l’acquisto e la posa della recinzione deve delimitare il perimetro dell’area di allevamento e degli edifici di stoccaggio di mangimi e lattiere. La recinzione fissa deve essere in rete metallica e avere un’altezza fuori terra di 150 cm e interrata i almeno 30 cm. In alternativa è possibile realizzare un muretto o manufatti prefabbricati purché vengano interrati almeno 30 cm, la rete posizionata al di sopra deve essere ancorata, affogata o fissata tramite ganci e deve comunque essere alta almeno 150 cm (muretto compreso). I pali delle recinzioni devono essere posti a un intervallo non superiore a 250 cm. Sono ammissibili anche le spese per la realizzazione di idoneo cancello atto ad evitare l’intrusione di cinghiali se realizzato contemporaneamente alle opere di recinzione. Possono fungere da barriera eventuali muri perimetrali edifici di stabulazione/stoccaggio già esistenti purché privi di varchi; la recinzione dovrà essere realizzata collegandola agli stessi a completamento della perimetrazione. Il costo massimo è di 70€ per metro lineare per l’acquisto e la posa in opera della recinzione, per il cancello il costo massimo è pari a 200€. L’agevolazione è sotto forma di sovvenzione diretta a fondo perduto pari all’80% del costo ammissibile. Minimo di spesa 3.000€ - massimo di spesa 300.000€. Sono inclusi i costi di posa e progettazione.
  • Intervento C-realizzazione della zona filtro con netta separazione tra zona sporca e zona pulita, dogana danese, con aggiunta di mobili e ripiani per lo stoccaggio di indumenti di accesso e uscita sia in zona sporca che in zona pulita: è finanziabile l’acquisto e l’installazione di idoneo modulo prefabbricato coibentato da adibire a zona filtro con distinte porte di accesso e uscita e obbligatoriamente dotato di panca danese a due o tre zone. È ammesso anche l’acquisto e la posa in opera di due lavabi, uno in zona sporca e uno in zona pulita, e rubinetteria (anche automatizzata), mobili e ripiani per la posa di indumenti e scarpe, impianti elettrici, idrici e anche quello di raccolta delle acque reflue, solo se al servizio esclusivo della zona filtro. L’agevolazione è sotto forma di sovvenzione diretta a fondo perduto pari all’80% del costo ammissibile. Minimo di spesa 3.000€ - massimo di spesa 300.000€. Sono inclusi i costi di posa e progettazione.
  • Intervento D-acquisto e installazione di semiarco automatizzato di disinfezione dei mezzi con eventuale messa in opera di sottostante piazzola: l’impianto deve prevedere sistemi automatici azionati da apposite fotocellule e temporizzate per la disinfezione tramite ugelli che spruzzano ad alta pressione la soluzione disinfettante nei punti obbligati di passaggio dei camion e dei veicoli sia in ingresso che in uscita dall’area di allevamento. L’impianto dovrà essere installato su superficie continua resistente e lavabile, fondo impermeabile in calcestruzzo per garantire una più efficacia pulizia. La piazzola è ammessa a finanziamento solo qualora venga realizzata e messa in opera contestualmente all’impianto di disinfezione soprastante. L’agevolazione è sotto forma di sovvenzione diretta a fondo perduto pari all’80% del costo ammissibile. Minimo di spesa 3.000€ - massimo di spesa 300.000€. Sono inclusi i costi di posa e progettazione.
  • Installazione di punti di lavaggio mani e calzature all’accesso degli edifici di stabulazione: è finanziabile la creazione di una stazione di igiene e sanificazione mani e calzature tramite acquisto e posa in opera di idoneo punto lavaggio comprensivo di lavabo e rubinetteria anche automatizzata, all’ingresso degli edifici di stabulazione dei suini. L’agevolazione è sotto forma di sovvenzione diretta a fondo perduto pari all’80% del costo ammissibile. Minimo di spesa 3.000€ - massimo di spesa 300.000€. Sono inclusi i costi di posa e progettazione.

La domanda è presentabile sul portale Bandi e Servizi di Regione Lombardia dalle ore 12:00 del 31/01/2024 alle ore 12:00 del 29/03/2024. Ciascuna domanda di aiuto è riferita ad un singolo codice allevamento suini attivo (codice azienda ATS); nel caso di impresa agricola (stesso CUAA) con più codici allevamento in Lombardia dovrà presentare domanda per ciascun codice attivo.

Gli uffici Coldiretti restano a disposizione per ulteriori informazioni.

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