
Il vice sindaco di Roncello, Marco Brambilla, firma la petizione
Sono circa tremila le firme contro il cibo sintetico raccolte finora dalla Coldiretti interprovinciale sul territorio. Tra le adesioni più recenti arrivate in provincia di Monza e Brianza alla mobilitazione della Coldiretti per promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo in provetta in Italia, dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza mucche” fino al pesce senza mari, laghi e fiumi, ci sono quelle delle amministrazioni comunali di Concorezzo e di Roncello.
In particolare Mauro Capitanio, sindaco di Concorezzo, ha firmato la petizione in occasione del brindisi di Natale che ha voluto scambiare con gli agricoltori del mercato contadino che ogni giovedì mattina si tiene in via Dante. Con lui c'era anche l'assessore all'Ecologia del Comune, Silvia Pilati. Invece Marco Brambilla, vice sindaco di Roncello, ha sottoscritto la proposta di Coldiretti durante le celebrazioni della locale Giornata del Ringraziamento su invito del delegato interprovinciale del gruppo Giovani Impresa, Davide Nava.
In tutta Italia le firme sono già circa 250 mila. Un successo che conferma la forte opposizione degli italiani ai cibi artificiali evidenziata dal Censis secondo cui si tratta di una realtà che viene nettamente rifiutata dall’84% dei cittadini del nostro Paese che si dichiara contrario all’idea di cibi prodotti in laboratorio da sostituire a quelli coltivati in agricoltura.
In provincia di Monza Brianza è possibile continuare ad aderire alla petizione presso l’ufficio zona della Federazione, in via Brambilla 23 a Concorezzo, e presso i farmers’ market di Concorezzo, Brugherio, Desio, Giussano, Limbiate, Lissone, Meda, Monza e Seregno.
- Il sindaco di Concorezzo, Mauro Capitanio
- L’assessore di Concorezzo Silvia Pilati
- Brambilla (a destra) con Davide Nava