18 Maggio 2022
Stop al falso cibo Made in Italy, Coldiretti a convegno con la Fondazione Univerde

Promuovere e valorizzare il patrimonio enogastronomico italiano, garantito e certificato, partendo dalla salubrità e dalla sostenibilità delle filiere agroalimentari italiane che danno vita alle produzioni tra le più green d’Europa, e passando per il contrasto ai fenomeni dell’italian sounding e dell’agropirateria internazionale che hanno raggiunto la cifra record di 100 miliardi di euro di falso Made in Italy. Se n’è parlato nell’evento “From Farm to Fork. Sicurezza alimentare: qualità, sostenibilità, provenienza certificata” che si è svolto il 18 maggio a Milano alla Terrazza Palestro, promosso da ITA0039 by Asacert in collaborazione con la Fondazione UniVerde e con il supporto di Coldiretti Milano, Lodi, Monza e Brianza e Euro-Toques Italia, in partnership con Fooditbetter. Media partners: GustoH24, Italia a Tavola, Opera2030, Influgramer.com.

“L’agricoltura italiana – ha dichiarato Alessandro Rota, presidente della Coldiretti interprovinciale - non solo è riconosciuta come la più green in Europa, ma già oggi è leader per il raggiungimento degli obiettivi strategici indicati dal Farm to Fork e per quanto riguarda la sicurezza alimentare. Non a caso nel nostro Paese si fa il maggior numero di controlli sulla salubrità del cibo e si applicano norme stringenti dal punto di vista sanitario e ambientale alle produzioni agricole e zootecniche. Anche a fronte di ciò che sta accadendo a seguito della guerra in Ucraina, l’agricoltura italiana deve essere messa nelle condizioni di assicurare l’autoapprovvigionamento alimentare del Paese nel rispetto degli alti standard qualitativi e di sicurezza che abbiamo sempre saputo garantire. Naturalmente esigiamo reciprocità da parte di coloro che esportano verso l’Italia i loro prodotti per evitare concorrenza sleale e allarmi sanitari”.

Massimo Garavaglia, ministro del Turismo, ha spiegato che “l’enogastronomia è un filone che intercetta l’offerta turistica in tutte le sue tipologie. La prima azione da fare è promuovere il sistema Italia in modo coordinato tra le Regioni. L’italian sounding ci mostra che dobbiamo recuperare miliardi di mercato potenziale. Per fare questo è fondamentale dare valore alla rete dei ristoranti italiani all’estero, quelli che utilizzano veri prodotti dei nostri territori, regole e norme nei protocolli. Dobbiamo fare in modo di mobilitare questa rete di ambasciatori del gusto, promuovere la nostra cultura del cibo per apprezzare la vera qualità dei ristoranti italiani nel mondo”.

Fabrizio Capaccioli, Ad di Asacert e ideatore del Protocollo ITA0039, ha aggiunto: “Nel 2021 l’attività di controllo di Asacert nei ristoranti italiani nel mondo, che richiedono la certificazione ITA0039 100% Italian Taste, ha consentito a solo 79 ristoranti ispezionati su 107 di conseguire la certificazione. Negli altri è stata riscontrata la presenza di almeno un prodotto non italiano, ma con marchi che richiamano al Made in Italy. Con il protocollo ITA0039 promuoviamo la difesa del patrimonio agroalimentare italiano e lo certifichiamo in tutto il mondo. Lo faremo anche attraverso un osservatorio sul Fake Food che, anche grazie alle segnalazioni raccolte nell’app ITA0039, ci consentirà di monitorare lo stato di salute del Made in Italy nel mondo”.

Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde e promotore della campagna #NoFakeFood, ha spiegato che “l’agroalimentare è una grande realtà economica del Paese, è importante che l’Efsa interpreti sempre più la sicurezza alimentare anche come tracciabilità e sostenibilità. Questo per noi è essenziale contro agropirateria e italian sounding. Proprio la legge di orientamento che ho varato ha rappresentato una svolta storica per l’agricoltura italiana ed è stata un grande passo in avanti sulla via della modernizzazione del mondo agricolo e della valorizzazione delle forme di turismo sostenibile. Non possiamo quindi sottovalutare le potenzialità del settore, il Governo deve sostenere l’agroalimentare italiano destinando importanti risorse del Pnrr per la tutela delle produzioni del Belpaese e rispondere all’emergenza del cibo falso. Solo così si potrà difendere l’origine, l’autenticità, la qualità e la sicurezza dei veri prodotti italiani”.

L’evento è stato promosso in occasione dell’anniversario della legge di orientamento e modernizzazione del settore agricolo (D.Lgs n. 228 del 18 maggio 2001), firmata dall’allora ministro delle Politiche agricole e forestali Alfonso Pecoraro Scanio, che ha permesso di liberare la vitalità delle aziende multifunzionali, quelle cioè che svolgono attività connesse all’agricoltura, nonché di allargare i confini dell’imprenditorialità, aprendo nuove opportunità occupazionali nel settore agroalimentare.

In linea con le raccomandazioni del Parlamento europeo sulla strategia Farm to Fork (dal produttore al consumatore), è stato rilanciato l’appello affinché l’Efsa estenda l’attenzione alla qualità in un’accezione più ampia che comprenda anche il valore nutrizionale alimentare e la garanzia che venga minimizzato l’impatto ambientale della produzione del cibo lungo tutta la filiera.

Giorgio Calabrese, presidente del Comitato nazionale sicurezza alimentare al ministero della Salute, ha chiarito che “l’Efsa ha dato al nostro Paese un aiuto molto importante ma non decisivo ed evolutivo. Occorre far evolvere il concetto di safety, dalla sicurezza alla qualità, alla salute e al salutismo. Abbiamo cioè bisogno di maggiore chiarezza sui criteri di coltivazione dei prodotti agroalimentari e su quelli di utilizzazione, a tutela dei consumatori che devono poter contare sulle necessarie garanzie. Il nostro obiettivo è dunque quello di far evolvere l’Efsa ad autority europea di grande rilevanza, un’istituzione che permetta di garantire una longevità di qualità”.

Jimmy Ghione, inviato di Striscia la Notizia e testimonial della campagna #NoFakeFood, ha detto che combattere il falso Made in Italy e promuovere la qualità del cibo “significa dare la giusta attenzione alle imprese oneste. Con Striscia siamo impegnati da anni nella lotta alla contraffazione e all’italian sounding anche con servizi in giro per il mondo e al fianco dei consumatori abbiamo più volte testimoniato l’importanza della sicurezza alimentare per la salute. Occorre intervenire con decisione per difendere chi produce alimenti in modo giusto, pulito e sano”.

Enrico Derflingher, presidente di Euro-Toques Italia e International ha concluso: “Sosteniamo con convinzione l’appello lanciato insieme al professor Calabrese, all’amico Pecoraro Scanio e a tante altre autorevoli personalità impegnate da anni nella battaglia per la tutela della qualità agroalimentare. È fondamentale guardare al futuro cercando strade e iniziative che siano a supporto dei piccoli produttori sui territori, che fanno dell’eccellenza il loro marchio di distinzione, la cui difesa è da sempre il fiore all’occhiello di Euro-Toques. Il tema trattato è per me di estrema importanza e mi ha visto spesso protagonista nelle attività che ho sempre svolto all’estero come ambasciatore della cucina italiana nel mondo per la tutela del Made in Italy”.

L’evento è stato moderato da Sara Monaci, giornalista del Sole 24 Ore.

 

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