11 Giugno 2013
DIGA SULL’ADDA, TUTTO IN MANO ALLA PROVINCIA DI LODI: REGIONE E MINISTERO NON FIRMANO L’AUTORIZZAZIONE

Diga sull’Adda, è tutto in mano alla Provincia di Lodi. Nessun altro ente, né la Regione né il Ministero delle Infrastrutture, ha la competenza per autorizzare o meno la concessione per sbarrare le acque del fiume con una diga di tre metri e deviarle al servizio della centrale idroelettrica che la società Vis di Maccastorna vuole costruire fra le province di Lodi e Cremona, a Castelnuovo Bocca d’Adda.

Secondo quanto riferito questa mattina dall’ufficio della Regione che si occupa dell’uso delle acque per scopi energetici – spiega la Coldiretti Lombardia – l’opera ha una potenza nominale media annua inferiore ai tremila kilowatt e per tale motivo è la Provincia di Lodi che deve decidere se dare o meno la concessione, non ci sono altri enti che devono firmare.

Secondo quanto spiegato dai tecnici della Regione – aggiunge ancora la Coldiretti Lombardia – la Provincia di Lodi si esprime dopo aver acquisito: il parere dell’Aipo per quanto riguarda la sicurezza delle persone e la sicurezza delle cose, il parere dell’Autorità di Bacino per il Po, il parere del Parco Adda Sud per quanto riguarda i risvolti ambientali e il parere obbligatorio dell’ufficio dighe di Milano (emanazione del ministero delle Infrastrutture) che è competente dal punto di vista tecnico per gli sbarramenti che o superano i 15 metri di altezza (in questo caso si tratta di 3 metri) oppure il milione di metri cubi di invaso (e qui si parla di 3 milioni di metri cubi).

Tutte queste relazioni – spiega la Coldiretti Lombardia – sono basate sul progetto di massima presentato dalla società costruttrice che se, dopo la presentazione, effettua variazioni sull’altezza della diga o sulla portata dello sbarramento o sulla potenza della centrale o su qualsiasi altro aspetto rilevante, deve comunicarlo per dare modo agli enti coinvolti per ulteriori nuove valutazioni.

Detto questo – aggiunge la Coldiretti Lombardia sulla base delle informazioni raccolte presso gli uffici della Regione – la Provincia di Lodi aggrega i dati, li valuta e può decidere di dare il via libera al progetto, di negare l’autorizzazione o di sospendere tutto per approfondimenti. Dal punto di vista economico – conclude la Coldiretti Lombardia – se l’opera venisse realizzata, a fronte di un fatturato annuo di oltre 2 milioni di euro (come dichiarato dalla stessa Vis) alla regione, ogni anno a titolo di concessione, andrebbero circa 30 mila euro e altri 20 mila euro alle due province e ai comuni coinvolti, pari al 2,5 per cento del business sviluppato dal privato con l’uso delle acque pubbliche.

Tutti i mercati di Campagna Amica

Entra per conoscere giorni e orari dei mercati agricoli di Campagna Amica tra Milano, Lodi e Monza Brianza.

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

Le impostazioni dei cookie in questo sito sono impostate su "permetti cookie" per permettere la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui l'utilizzo di questo sito senza cambiare le impostazioni del tuo browser o se clicchi su "Accetto" confermai l'autorizzazione di tali cookie.

Chiudi