7 Luglio 2021
Dordoni: “No alle speculazioni sul prezzo dei maiali, la CUN non va smantellata”

Luca Dordoni

“Il ministero delle Politiche agricole si deve attivare per far rispettare il prezzo dei maiali stabilito dalla CUN Suini da macello e deve pretendere al più presto da Assica l’indicazione dei nuovi membri della Commissione in sostituzione di quelli dimissionari”. E’ quanto dichiara Luca Dordoni, allevatore di Bertonico (Lodi), componente della Commissione Unica Nazionale, dopo che Assica ha abbandonato i lavori della CUN Suini da macello.

Infatti, nelle scorse settimane – ricorda la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – si sono dimessi tutti i commissari di nomina industriale, mentre sono rimasti validamente in carica i membri espressione degli allevatori italiani, con il loro garante e quello indicato dal ministero. “Si è trattato di un comportamento scorretto da parte dei rappresentanti dei macelli – chiarisce Luca Dordoni – che apre le porte alla speculazione sui prezzi dei maiali riconosciuti agli allevatori, che oggi non coprono neanche i costi di produzione”.

“Tanto più – continua Dordoni – che è falso affermare che in assenza dei macellatori la CUN non abbia potuto procedere a fissare il nuovo prezzo, con la conseguente discrezionalità da parte degli acquirenti di imporre importi più bassi, minacciando di non ritirare i maiali”. Infatti – spiega la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza - nella seduta di giovedì scorso il prezzo indicativo di mercato di euro 1,551/1,565 al chilo è stato formulato nel pieno rispetto della disciplina della CUN che demanda l’adempimento ai garanti in caso di mancata formulazione da parte dei commissari.

“Noi allevatori – precisa Luca Dordoni – chiediamo al ministero di far rispettare il prezzo fissato e di assicurare una rapida nomina dei sostituiti da parte industriale. I produttori si sono impegnati a costo di grandi sacrifici per rispondere alle esigenze dei consumatori e per garantire un cibo sostenibile e sicuro anche durante la pandemia. Respingiamo ogni tentativo di affossare la CUN e ogni speculazione che danneggerebbe tutta la filiera mettendo a rischio produzioni di eccellenza del Made in Italy come i prosciutti DOP alle quali sono destinati i nostri animali”.

Nell’area metropolitana di Milano e nelle province di Lodi e di Monza – conclude la Coldiretti interprovinciale – ci sono circa 400 allevamenti suinicoli con oltre 400 mila capi.

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