17 Dicembre 2025
Natale, consegnata al Vescovo di Lodi la nuova statuina del presepe

La nuova statuina del presepe di Coldiretti, Confartigianato e Fondazione Symbola è stata consegnata martedì 16 dicembre al Vescovo di Lodi, monsignor Maurizio Malvestiti. Obiettivo dell’iniziativa, che in questi giorni di Avvento interessa tutte le diocesi italiane ,è quello di aggiungere al presepe figure che parlino del presente ma anche del futuro.
Quest’anno la statuina del presepe rappresenta il lavoro nei settori dell’agricoltura e delle costruzioni, con l’obiettivo di far emergere i temi dell’integrazione e dell’inclusione anche attraverso la cultura della sicurezza sul lavoro. Nel 2020, primo anno dell’iniziativa promossa dalle tre organizzazioni, la statuina raffigurava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista, nel 2023 un maestro imprenditore e il suo apprendista, lo scorso anno un’artigiana casearia.
A consegnare il nuovo personaggio del presepe nelle mani del Vescovo monsignor Malvestiti, con i rappresentanti di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi (tra loro la presidente Sabrina Baronio, il segretario generale Vittorio Boselli e il vice segretario Mauro Parazzi), c’era una delegazione della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza guidata dal vicedirettore Luigi Simonazzi, con il consigliere Andrea Belloni, Federica Barbaglio e i segretari di zona Coldiretti di Lodi e Codogno, rispettivamente Francesco Borra e Paolo Butera.
Il Presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e quindi insieme al Bambinello troviamo fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali. Per rafforzare l’attualità di questo messaggio vengono aggiunte ogni anno nuove figure e nuovi mestieri. La qualità del lavoro è un pilastro fondamentale per tutelare la dignità delle persone e la competitività del Made in Italy agroalimentare, promuovendo legalità e rispetto. La scelta della figura dell’agricoltrice vuole simboleggiare i valori di inclusione e sicurezza che caratterizzano da sempre il mondo agricolo.
Inoltre la statuina simboleggia il nuovo protagonismo femminile nelle nostre campagne, dove la componente rosa sta diventando sempre più determinante in termini di innovazione e di welfare, con le tante iniziative sociali come fattorie didattiche, agriasili e progetti di accoglienza per donne in difficoltà. Anche quest’anno il manufatto è stato realizzato dal maestro artigiano leccese Claudio Riso, che ha saputo tradurre i valori del lavoro e della sicurezza in un simbolo semplice e immediato.






