E’ stata consegnata all’arcivescovo di Milano e al vescovo di Lodi la nuova statuina del Presepe 2022 - la florovivaista – nell’ambito dell’iniziativa promossa in ogni diocesi d’Italia da Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti. Obiettivo è quello di aggiungere alla rappresentazione della Natività figure che ci parlino del presente ma anche del futuro.
Quest’anno è stata scelta la florovivaista che ha affrontato le difficoltà della pandemia e della guerra per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante l’aumento esponenziale dei costi energetici nei campi e nelle serre. Inserire questa nuova figura, simbolo delle imprese impegnate nella cura e manutenzione del nostro patrimonio verde e della biodiversità, è un’idea inedita per parlare di un’agricoltura plurale e differenziata, che produce cibo e, insieme, beni immateriali indispensabili per la qualità della vita.
Il Presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando. Con la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Confartigianato, Coldiretti vogliono portare un loro contributo, volto a diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile. Il Presepe è certamente la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e quindi insieme al Bambinello troviamo fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali, dal bue all’asinello della Natività, dalle pecore alle caprette, dalle oche alle galline, fino a cani e gatti per rappresentare la multiforme dimensione del Creato che parte proprio dalla terra.
Nella giornata del 20 dicembre la statuina è stata portata all’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini. A consegnarla il presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza Alessandro Rota, il direttore Umberto Bertolasi, il consulente ecclesiastico don Matteo Vasconi, il responsabile dei Senior Coldiretti Pierluigi Nava e il consigliere Cesare Fedeli, insieme ai rappresentanti della Confartigianato di Milano e Monza Brianza. Il giorno successivo la cerimonia di consegna si è ripetuta nella diocesi di Lodi, con il vescovo monsignor Maurizio Malvestiti che ha incontrato il vice presidente della Coldiretti interprovinciale Marco Barbaglio, il vice direttore Luigi Simonazzi, i segretari di zona di Lodi e Codogno, rispettivamente Francesco Borra e Paolo Butera, insieme ai rappresentanti della Confartigianato Imprese Provincia di Lodi guidati dalla presidente Sabrina Baronio e da direttore e vice direttore, Vittorio Boselli e Mauro Parazzi.
Il florovivaismo a cui fa riferimento la statuetta è un comparto strategico del Made in Italy che in Italia coinvolge oltre 20mila imprese impegnate nel garantire bellezza e a migliorare la qualità della vita con il contrasto ai cambiamenti climatici, all’inquinamento dell’aria e al dissesto del territorio, ricorda Coldiretti. Si tratta dell’espressione di una agricoltura multifunzionale capace di generare effetti positivi per il bene della comunità e dell’ambiente, nonostante i rincari e le grandi difficoltà economiche. Un lavoro antico e prezioso che trova riconoscimento nella maggioranza delle case degli italiani che durante le festività sono colorate e profumate da piante e fiori tipici del Natale.