La provincia di Lodi stretta nella morsa di smog e siccità: da dieci giorni consecutivi sono stati superati i livelli di guardia del Pm10 nell’aria, mentre nella seconda decade di gennaio è caduto il 94% di pioggia in meno rispetto alla media. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti di Milano, Lodi, Monza e Brianza su dati Arpa Lombardia e UCEA. Una situazione, spiega la Coldiretti, che ha portato il Comune di Lodi ha introdurre le prime misure anti inquinamento del 2017.

Finora – precisa la Coldiretti interprovinciale – gennaio si è rivelato un mese povero di precipitazioni per la provincia di Lodi: se nella prima decade sono caduti solo 3,3 millimetri a fronte di una media di 19,2, nella seconda decade si sono registrati solo 1,4 millimetri contro una media di 22. A dicembre 2016 erano caduti 12,1 millimetri contro i 62,1 di media (-80,6%). Si tratta di una situazione che investe anche il resto della Lombardia dove nella seconda decade di gennaio sono caduti soltanto 2,3 millimetri di pioggia contro una media di 20,6 (-88,9%). A dicembre 2016 erano caduti 12,2 millimetri contro i 60,2 millimetri di media (-78,6%). Intanto per giovedì si attendono le prime deboli piogge su Lodi e la Lombardia.
 
​Il 2016 è stato l’anno più caldo di sempre sul pianeta con una temperatura media sulla superficie della terra e degli oceani superiore addirittura di 0,94 gradi celsius rispetto alla media del ventesimo secolo. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre, che rileva le temperature dal 1880 dalla quale si evidenzia che al secondo posto si colloca il 2015 e al terzo il 2014, a conferma del processo di surriscaldamento in atto. Se a livello globale si registra dunque il terzo record consecutivo, in Italia il 2016 che si è classificato al quarto posto tra gli anni piu’ caldi di sempre con una temperatura che è risultata di 1,24 gradi superiore alla media del periodo di riferimento, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr che rilevano le temperature dal 1800.
 
Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestano con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro. Si moltiplicano – precisa la Coldiretti - gli eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo. Siccità e bombe d’acqua con forti piogge a carattere alluvionale, ma anche gelate estreme e picchi di calore anomali si alternano lungo l’anno e lungo tutta la Penisola. Anomalie che si evidenziano anche in questi giorni con l’Italia divisa in due tra nord dove è allarme incendi e siccità ed il centro sud che è seppellito dalla neve.