Le frodi alimentari si confermano un pericolo per la salute dei cittadini, che è necessario combattere con la massima attenzione e determinazione. E' quanto afferma la Coldiretti di Milano, Lodi, Monza e Brianza nel commentare positivamente l'operazione dei Nas di Milano al mercato abusivo di Cascina Gobba, che ha portato al sequestro di oltre una tonnellata e mezza di alimenti di varia natura (salumi, carne, pesce e formaggi, distillato alcolico) pericolosi per la salute pubblica, sporchi e in cattivo stato di conservazione, provenienti dai Paesi dell'est europeo.
Secondo un’indagine Swg, gli inganni a tavola sono quelli più temuti dagli italiani: sei cittadini su dieci (60 per cento), infatti, le considerano più gravi di quelli fiscali e degli scandali finanziari. Le frodi nel piatto – commenta ancora la Coldiretti Interprovinciale – non solo mettono in pericolo la salute pubblica, ma fanno concorrenza sleale alle imprese che rispettano tutti i disciplinari di produzione e le norme di sicurezza per garantire alti standard di qualità.
“La lotta ai furbetti dell'agroalimentare – commenta Carlo Franciosi, presidente della Coldiretti di Milano, Lodi, Monza e Brianza – deve continuare senza esitazione, per difendere le famiglie italiane e gli imprenditori onesti. Per questo, come Coldiretti, plaudiamo alla costante e positiva azione dei carabinieri dei Nas e chiediamo che vengano approvati al più presto i decreti attuativi della legge 4/2011 sull'obbligo dell'indicazione di origine in etichetta su tutti i prodotti. Solo così i consumatori avranno la certezza di conoscere cosa realmente si portano in tavola”.