I farmers’ market nelle scuole di Milano per ridare ai bambini l’idea che il cibo nasce dalla terra e non sugli scaffali dei supermercati. “Spesso manca questa percezione” spiega Giovanni Del Bene, dirigente scolastico dell’Istituto Cadorna di via Dolci 5 e del “Moscati-Mameli” di via Linneo 2 dove, rispettivamente il venerdì mattina e il martedì mattina, gli agricoltori portano i loro prodotti (frutta, verdura, formaggi, miele, biscotti), parlano con i genitori e trasmettono storie e conoscenze ai bambini in incontri didattici dedicati.
La sperimentazione è iniziata lo scorso luglio al Cadorna, si è sviluppata a ottobre con il Moscati-Mameli ed entro Natale dovrebbe proseguire con l’omnicomprensivo Lombardo Radice di via Paravia. Considerato il consenso suscitato dalle iniziative fin qui realizzate – spiega la Coldiretti provinciale - ci sono gli spazi e le potenzialità per un allargamento del progetto che coinvolga un numero sempre maggiore di scuole e bambini. A Milano ci sono circa 400 istituti frequentati da oltre centomila alunni.
“Da noi la risposta dei genitori è stata altissima – spiega il dirigente Giovanni Del Bene – ogni giorno mi chiedono se questa esperienza continuerà e anche diversi negozianti della zona, dalla farmacia all’edicolante, sono contenti perché mi dicono che da quando ci sono gli agricoltori lavorano di più anche loro. Il farmers’ market si sta dimostrando un polo di attrazione per la gente e un volano di sviluppo economico”.
Cerchiamo di trasmettere un messaggio di legame con il territorio che non vuole essere estemporaneo – spiega la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – per questo facciamo delle vere e proprie sessioni didattiche con i bambini per spiegare loro il mondo del latte, della verdura, dei formaggi. “Questa estate ad esempio – aggiunge Carlo Franciosi, Presidente della Coldiretti interprovinciale – abbiamo regalato agli scolari delle piantine di pomodoro e insieme le abbiamo messe a dimora. Un paio di mesi dopo hanno raccolto anche i frutti del loro lavoro. E hanno così capito quanta vita arriva dalla terra”.