9 Agosto 2012
MILANO – CONTRO LA CRISI PUNTARE SULL’AGRICOLTURA. COLDIRETTI: AVANTI SU ETICHETTA E SEMPLIFICAZIONE

“La nostra agricoltura può dare un contributo fondamentale per il rilancio del Paese. Come ha ricordato il nostro Presidente Nazionale, Sergio Marini, per uscire dalla crisi dobbiamo puntare sulle tipicità del nostro territorio e sulla creatività delle nostre imprese”. Lo afferma il presidente della Coldiretti di Milano, Lodi, Monza e Brianza, Carlo Franciosi, dopo l'assemblea nazionale al Palalottomatica di Roma a cui ha partecipato anche una folta delegazione dei soci della Coldiretti interprovinciale, guidata dal presidente e dal direttore Carlo Greco.

“I diversi primati ottenuti nella qualità e nella salubrità dei prodotti – continua il presidente Franciosi - dimostrano che il modello agricolo italiano è vincente nel mondo”. “Con il progetto della Filiera Agricola Italiana – spiega il direttore Carlo Greco – vogliamo valorizzare il nostro territorio producendo cibo sano e sicuro, creando nuova occupazione e nuova economia. Tra Milano, Lodi, Monza e Brianza abbiamo già oltre 40 farmers' market attivi e altri sono in via di definizione”.

“La nostra agricoltura – spiega ancora Carlo Franciosi - va aiutata perché produce beni etici durevoli in termini sociali ed ambientali che non sono misurati dal Pil, ma dai quali dipende molta parte della qualità della vita dei consumatori”. Per questo Coldiretti chiede con forza l'applicazione della legge sull'etichettatura d'origine e una maggiore semplificazione. In Italia, le aziende sprecano 100 giorni all'anno per sbrigare le pratiche burocratiche. Bisognerebbe – spiega la Coldiretti – eliminare tutti quegli adempimenti inutili, mantenendo quelli che garantiscono la sicurezza alimentare ed ambientale che qualificano il nostro made in Italy.

“A tutela delle produzioni agroalimentari italiane – precisa il presidente della Coldiretti di Milano, Lodi, Monza e Brianza, Carlo Franciosi –, che rappresentano il 15 per cento del Pil nazionale, è necessario che venga approvata al più presto una legge sull'etichettatura d'origine. La nostra è una battaglia di civiltà, in difesa del lavoro dei nostri agricoltori e della salute dei nostri cittadini, troppo spesso ingannati dal falso made in Italy”. E proprio contro i “tarocchi” - conclude la Coldiretti – bisogna creare un percorso di penetrazione dei mercati internazionali per non lasciare che il finto made in Italy continui ad occupare il mercato mondiale dell'agroalimentare.

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